Progettazione definitiva, esecutiva, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, direzione lavori e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, dei lavori di “rifunzionalizzazione immobile EX MACELLO in via Guerrazzi n. 30 - finanziato dall’Unione Europea - NextGenerationEU.
Lo stato di fatto.
Nei primi anni Settanta il complesso cadde in disuso sia a causa della troppa vicinanza al centro abitato della città, sia a causa delle dimensioni del Macello e del Mercato bestiame ormai troppo ridotte per consentire il corretto svolgimento delle attività. Solo in epoche più recenti i fabbricati sono stati occupati da magazzini comunali e altre destinazioni d’uso, come deposito, magazzino e parcheggio comunale, disorganizzate dal punto di vista funzionale che, pur avendo garantito la conservazione del bene, non hanno portato ad una piena valorizzazione delle potenzialità del complesso in oggetto. Oggi i fabbricati si presentano in un discreto stato di conservazione e consentono di immaginare un mantenimento quasi pieno dei caratteri architettonici e dei volumi. L’unica eccezione è costituita dal capannone prefabbricato risalente agli anni ‘80 del secolo scorso, che risulta totalmente non in linea con le caratteristiche architettoniche ed il contesto.
Il progetto architettonico.
La conformazione del lotto e la necessità di individuare un elemento formale in grado di legare gli spazi unificandone la cifra estetica ma che tuttavia preveda la possibilità di “piegarsi” flessibilmente a diverse funzioni e materiali, hanno portato all’individuazione di un modulo che geometricamente assomiglia al comparto costituendone quasi una “cellula genetica”. La forma di questo elemento geometrico (trapezio rettangolo allungato) è stata successivamente disposta in modo da riprendere un andamento fluido in grado di somigliare ad un flusso di acque fluviali che incontra ostacoli sul suo cammino e li aggira. Infatti, la tematica architettonica da cui deriva la scelta e la disposizione dei materiali si riferisce al fiume e alle caratteristiche delle parti che lo compongono: sulle sponde la presenza di strutture vegetali di grandi dimensioni definisce lo spazio del letto del fiume. All’interno di questo spazio le ghiaie, le sabbie e i ciottoli si alternano ad isolotti di vegetazione in forma di cespugli o in forma di monoliti lapidei. Proprio come la corrente, la pavimentazione avvolge fluidamente questi elementi, conferendo un’immagine generale di “oggetti in movimento” che scorrono come le numerose persone che animeranno questo luogo. Per questo le pavimentazioni sono costituite da acciottolati in pietre naturali, calcestruzzi pigmentati, ghiaie stabilizzate o aree verdi equipaggiate da piante ed essenze autoctone a basso grado di manutenzione.
Tutte le attrezzature e gli arredi urbani sono ottenuti estrudendo uno o più moduli base della pavimentazione. Questo “dna” consente la flessibilità di potere aggiungere o modificare ogni parte del piano terra di questo comparto avendo una forma di riferimento.
Gli interventi di rifunzionalizzazione degli immobili hanno come obiettivo la realizzazione di locali e spazi esterni adattati ad accogliere allestimenti ed eventi culturali, laboratori ed attività socio-ricreative. Lo spazio è concepito nel pieno rispetto delle caratteristiche architettoniche e storiche degli edifici, mantenendone le peculiarità architettoniche, così come concordato con la Soprintendenza e in accordo con le richieste del Comune di Casalmaggiore. Tutti i locali saranno adeguati alla normativa antincendio, strutturale ed impiantistica, oltre che al superamento delle barriere architettoniche.
I comparti del lotto denominati A e B manterranno la loro funzione di magazzini e locali destinati ad associazioni private. Il comparto C sarà recuperato come tettoia e parzialmente chiuso per utilizzare gli spazi come area di sosta coperta per i mezzi del comune e come deposito; le tettoie potranno ospitare mercati, sagre ed eventi e sono state attrezzate degli impianti necessari. Il comparto D diventerà centro sociale/anziani, con all’interno un punto ristoro e sale ricreative. Il comparto E sarà destinato ad accogliere le funzioni attualmente presenti nei comparti G e D diventando officina e deposito per gli elettricisti. Questa configurazione permette di accorpare le funzioni manutentive nella corte 1, eliminando la promiscuità dei luoghi. Il capannone denominato comparto F, edificato negli anni Ottanta, sarà completamente demolito per poter recuperare la fisionomia originale del foro boario. Il comparto G, costituito da due ambienti distinti ma comunicanti tra loro grazie ad una tettoia, ospiterà uno spazio co-working e dei servizi igienici, depositi e locali di servizio necessari alle funzioni adiacenti. Il comparto H manterrà la sua funzione di servizi igienici, ma sarà rivisto il layout planimetrico per ricavare un nuovo servizio disabili accessibile da nuova rampa aggiunta. Il comparto I, oggi utilizzato come deposito e in parte in uso alla protezione civile, sarà riorganizzato: al piano terra saranno ricavate sale polivalenti prettamente ad uso didattico, un servizio igienico, depositi, locali tecnici, oltre ad altri due locali già destinati alla protezione civile. Anche i locali del primo piano saranno adeguati e lasciati in uso alla Protezione civile. Infine, il comparto L oggi utilizzato come garage, diventerà una tettoia aperta su tre lati in cui saranno collocati tavoli tipo picnic ed utilizzabili come spazio ricreativo polifunzionale. Le aree esterne saranno ripulite e pavimentate a seconda della funzione assolta. Saranno create aree destinate a parcheggio, gioco, porzioni di giardino, zone ricreative con funzione di piazza urbana ed un campo bocce coperto e chiudibile, in modo da essere utilizzato anche nella stagione fredda.