La Reale Chiesa di San Lorenzo, costruita tra il 1668 e il 1680 su progetto dell’architetto Guarino Guarini, rappresenta uno straordinario esempio di architettura barocca.
L’inversione dei valori spaziali consueti, il fattore sorpresa, le contraddizioni presenti nello spaccato sono mezzi usati dall’originalità della poetica guariniana con incongruenze volute e sorprendenti dissonanze per rappresentare l’Infinito.
Con il massimo rispetto e con un’aspettativa di comprensione maggiore nei confronti di questo organismo architettonico, nel 1997 è iniziato il complesso cantiere di restauro, reso possibile grazie ai finanziamenti della Regione Piemonte e della Compagnia di San Paolo.
Il restauro, durato tre anni, ha restituito alla Chiesa di Guarino Guarini un intero ciclo decorativo, costituito da circa 4000 mq di affreschi, occultato sotto pitture opache e monocrome.
Il recupero dell’apparato decorativo non è stato l’unico obiettivo del restauro; grande energia è stata impiegata al fine di eliminare i danni provocati dalle infiltrazioni d’acqua e di fermare lo stato di degrado complessivo.
I lavori sono stati eseguiti sotto l’Alta sorveglianza della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte e della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici del Piemonte.