Il Forte di Exilles, sorto nell’abitato dal suggestivo nome antico Exigomagus, è un raro esempio di “Castello di strada” dalla costruzione difensiva articolata in più circuiti murati a difesa del nucleo interno e da una barriera esterna, efficace controllo dell’importante asse stradale che dal Piemonte portava in Provenza attraverso il Moncenisio.
La sua prima necessità, intuitivamente, era l’inaccessibilità: severo, marziale, ostico. Così era il Forte, sorto su un luogo che da sempre aveva questa vocazione. Il Forte, abbandonato definitivamente nel 1943, dopo varie vicissitudini storico-militari, perse man mano la sua identità per ritrovarne una del tutto nuova nel 2000: arricchito della funzione di museo e di una serie di servizi, diventa cerniera di una complessa rete culturale legata alla storia del Piemonte.
Il forte per continuare a vivere cambia destinazione e quindi, in un certo senso, cambia anche identità. E’ sulla vocazione di questo “nuovo” forte che ha preso avvio il progetto: non più freddo e ostico, ma coinvolgente e disponibile a farsi conoscere. Il punto di forza è rappresentato dal nuovo ascensore che collega il piazzale posto ai piedi del Forte al cortile del Cavaliere, che esprime la volontà di segnalare e sottolineare l’accesso al Forte, pur rimanendo sempre nella logica di un Forte militare.
L’ascensore vetrato, scavato nella montagna e ad essa “unito”, diventa un segno visibile e riconoscibile anche nel paesaggio notturno. Il progetto interviene anche all’interno del cortile del Cavaliere con interventi di restauro conservativo, mirati a non stravolgere la natura dei locali, con l’introduzione di un nuovo ascensore vetrato posto all’interno della Testata Ovest che conduce i visitatori ad una nuova terrazza panoramica.
Il Forte restaurato offre ai visitatori diversi percorsi di visita a tema, alcuni dei quali già esistenti, altri derivanti dal recupero e dalla valorizzazione della parte più alta del forte, il Cortile del Cavaliere: nella manica nord al piano primo sono stati recuperati i locali a fini espositivi museali permanenti; nella manica sud al piano primo sono stati restaurate e conservate le celle e l’ex alloggio del Governatore, offrendo un ottimo esempio di restauro filologico, divenendo museo di sé stessi; nella testata ovest è stato creato un nuovo impianto di scala - ascensore ed è stata sistemata la copertura in terra e manto erboso, creando un nuovo percorso e un punto panoramico nel punto più alto dell’intero complesso.