La chiesa e il campanile di S. Maria, oggetto dell’intervento, fanno parte del più ampio complesso abbaziale situato all’interno del Principato di Lucedio posto nella parte settentrionale del territorio del comune di Trino Vercellese. L’Abbazia di S. Maria di Lucedio fu fondata da monaci cistercensi provenienti dal monastero francese di Le Ferté nel 1123 su un territorio che era stato loro donato dal marchese Raniero del Monferrato. Negli anni successivi all’edificazione del monastero lo sviluppo della comunità fu rapido rimanendo sotto il patronato dei marchesi del Monferrato fino al 1708, anno in cui passò ai Savoia.
Il recupero del complesso architettonico ha riguardato il completo restauro delle superfici dei fronti della Chiesa, con l’intento di non modificare sostanzialmente la consolidata immagine dell’edificio, ma mettendo in evidenza gli elementi caratterizzanti persi con il passare del tempo,
Sul lato sud è stato riaperto l’accesso al campanile che era tamponato, in modo da creare un ingresso diretto e permettere la salita alla torre campanaria.
Data la forte differenza di quota esistente tra il piano esterno e l’interno è stata realizzata una rampa di collegamento per consentire l’accesso anche ai disabili. La rampa si sviluppa parallelamente al lato sud della chiesa collegandosi al percorso pedonale in terra stabilizzata.
Il restauro integrale del campanile a pianta quadrata che si sviluppa in altezza con forma ottagonale e caratterizzato da lati di dimensioni diverse alternati e definiti da lesene angolari e fasce marcapiano in laterizio, ha previsto il suo consolidamento strutturale, il recupero degli apparati decorativi, il completo rifacimento della copertura e la sostituzione degli orizzontamenti interni con il ripristino della scala di collegamento tra la chiesa e la torre campanaria.
La struttura lignea del tetto è stata completamente sostituita con nuova orditura seguendo la copertura esistente costituita da otto puntoni posizionati a raggiera e appoggiati ai maschi murari angolari, orditura secondaria costituita da arcarecci e listelli e manto di copertura in coppi che sono stati parzialmente recuperati.
L’intervento ha compreso anche il restauro della tettoia esterna, che avrà funzione ricettiva come punto di accoglienza e sarà dotata di servizi igienici, e la sistemazione delle aree esterne di pertinenza, con la realizzazione di una nuova via di accesso e una zona da adibirsi a parcheggio.