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La Chiesa di San Giovanni Battista in Borgo San Giovanni a Carmagnola (TO), fu eretta nel 1644 ed i lavori furono affidati a due maestri luganesi Carlo Savone e Sismondo Sconacino.

Questa prima chiesa antica appare nell’incisione del “ Theatrum Sabaudiae” del 1691, in seguito ci sono stati sicuramente ampliamenti e restauri cui fanno riferimento due lapidi poste alla fine del secolo scorso: modifiche che possono essere individuate facilmente nel rifacimento del pavimento, nella nuova sistemazione della facciata, nella decorazione di tutta la Chiesa e, probabilmente, nell’aggiunta della Sacrestia.

L’interno è diviso in tre navate, una ampia centrale e due minori laterali, illuminate dalla luce che filtra attraverso le finestre a lunetta sagomata,  poste nella parte alta della navata centrale e dell’abside. Tutta la chiesa fu decorata verso la fine del 1800 a conclusione di un’ampia opera di restauro e di radicale riassetto della Chiesa che aveva già visto in passato  interventi sostanziali.

Sotto il profilo artistico le opere più pregevoli si trovano ai lati dell’altare maggiore e nel coro e si tratta di due cicli di affreschi di due tra i più bravi affrescatori del Piemonte datati alla fine del XIX secolo.

Appartengono a Luigi Morgari i due grandi affreschi murali ai lati dell’Altar Maggiore: l’uno raffigura Cristo nell’orto del Getsemani l’altro illustra la scena della Natività.

Il secondo prezioso ciclo di affreschi è opera di Pietro Gaidano da Poirino: si tratta di cinque riquadri  che illustrano  i momenti più significativi della vita di San Giovanni Battista: la nascita, la predicazione, il battesimo di Gesù, il rimprovero ad Erode Antipa, la decapitazione.

PRIMA FASE: RISANAMENTO CONSERVATIVO

Le opere edilizie che sono state realizzate consistono principalmente:

  • nel restauro e recupero statico della volta principale sopra l’altare maggiore nella zona della grande fessurazione compreso il risanamento delle murature  portanti verticali;
  • scrostamento con messa a nudo della muratura degli intonaci di base sia nella navata centrale, sia nei pilastri, e ricostituzione degli stessi con trattamento traspirante;
  • rifacimento dello zoccolo con trattamento traspirante a finto marmo per tutta la zona scrostata.

SECONDA FASE: RESTAURO AFFRESCHI

Le opere che sono state realizzate consistono principalmente sono:

  • saggi preventivi di indagine per testare lo stato di conservazione e le coloriture originali
  • pulitura manuale delle superfici decorate
  • preconsolidamento delle parti decoesionate e dei lacerti di stucco (cornici, capitelli, decorazioni varie), che durante la fase di pulizia hanno rivelato stabilità precaria
  • rimozione delle tracce di umidità e dei sali di cristallizzazione presenti come efflorescenze su pareti e soffitti
  • consolidamento degli ornati in stucco di precaria stabilità ed eventuale inserimento di armature in acciaio
  • ancoraggio degli intonaci
  • ricostruzione di frammenti di ornato di stucchi e loro ricollocazione in opera al fine di ottenere la perfetta integrazione tecnica e formale dei tasselli ricostruiti.
  • stuccatura di fori e di fessurazioni e ripristino delle mancanze di intonaco
  • tinteggiatura delle superfici intonacate e degli ornati in che assicurano gli effetti estetici e cromatici delle antiche pitture
  • ripristino formale delle decorazioni policrome con ricostruzione fedele del disegno originario e  successiva protezione finale delle decorazioni