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L’intervento di recupero architettonico e adeguamento impiantistico del Teatro Carignano ha affrontato non solo il delicatissimo aspetto della tutela e del restauro della sala nella sua decorazione originaria, ma anche la riorganizzazione e rifunzionalizzazione degli spazi per il pubblico e della macchina scenica, offrendo un completo rinnovamento ed ampliamento degli spazi e degli arredi al servizio della scena e di quelli per il pubblico.
Tutto ciò è stato possibile eliminando le superfetazioni che accumulatesi a seguito di interventi funzionali avevano svilito questa nobile architettura, restituendo all’organismo del Teatro i suoi lineamenti fondamentali, valorizzando l’apparato decorativo mediante un accurato restauro conservativo, rivalutando gli spazi dell’interrato per l’ubicazione ad esempio di un nuovo foyer nella sala delle Colonne, di nuovi camerini e dei locali per le attrezzature, rivalutando gli spazi posti in copertura per la creazione di una sala prove e razionalizzando la distribuzione e le relazioni verticali con nuovi corpi scala, servizi igienici ecc.
La sala è stata rinnovata senza nulla togliere al suo fascino storico bensì potenziando la funzionalità e il confort operando delle migliorie per l’acustica e la visibilità.
La facciata principale su piazza Carignano ha perso la bussola lignea anni ’30 per ritrovare l’originario aspetto compositivo voluto da Benedetto Alfieri con la serliana in asse alla dimora del Principe di Carignano. Il forte legame con la storia di corte è stato poi ripreso dalle stelle (su disegno di quelle guariniane nel cortile di Palazzo Carignano) riproposte nei nuovi vani scala laterali, nei cortili e nei broccati purpurei delle nuove tappezzerie.