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Posizionato su un terreno in forte pendenza l’intervento ha previsto un edificio parzialmente interrato in modo da ridurre l’impatto visivo e contemporaneamente aumentare l’integrazione con  il paesaggio circostante. La pianta del Museo può essere suddivisa in due zone quadrate e separate tra loro, una destinata ad ospitare la sfera del planetario, l’altra strutturata verticalmente su tre livelli destinata ad ospitare le attrezzature di supporto al museo ed il percorso didattico ed espositivo vero e proprio.
La realizzazione di  INFINI-TO, il nuovo PARCO ASTRONOMICO dotato di archivio storico e di percorso didattico con Planetario realizzato all’interno dell’area dell’Osservatorio Astronomico di Torino sede di Pino Torinese ha come intenzione progettuale la creazione di una struttura attuale, aperta e dinamico.
La progettazione, vista anche la particolarità dell’argomento, è stata mirata ad una concezione spaziale coinvolgente, alla creazione di un luogo con una condizione imprevista e imprevedibile: un’architettura del flusso: si potrà scivolare all’interno attraverso trasparenze e in ogni parte percepire l’insieme.
Da una  terrazza aperta a forma ellittica i visitatori accedono alla hall d’ingresso nella quale si trovano biglietteria, bookshop e aree di attesa. Da questa prima piattaforma si accede ai piani sottostanti adibiti a spazio espositivo per mezzo di una scala elicoidale o tramite un ascensore.
Il percorso museale e didattico prosegue su tre livelli per giungere al  terzo ed ultimo livello che  corrisponde all’intera superficie di base  del “contenitore” in cui trova spazio la Mediateca.
La restante parte è  occupata  dal volume  sferico  del Planetario  contornato  da  un’ampia  rampa  sospesa, anch’essa con funzioni museali e didattiche.  Elemento assai caratterizzante è il grande cono vetrato già visibile dalla terrazza d’ingresso a quota +0,00 m. e realizzato con cristalli appesi secondo  la  tipologia “spider glass”. Il cono  consente un’illuminazione naturale di tutti i piani espositivi e funge da collegamento visivo tra l’esterno ed i suddetti piani interrati. La vetrata a monte che delimita la terrazza di ingresso è concepita con questo stesso criterio strutturale, mentre la parete vetrata a valle presenta una doppia  parete  ventilata montata  su  struttura metallica.

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