Il progetto concernente la realizzazione di una superficie destinata ad aule didattiche da annettere al nuovo polo museale dotato di archivio storico e di percorso didattico con Planetario realizzato all’interno dell’area dell’Osservatorio Astronomico di Torino sede di Pino Torinese vuole rispondere alle seguenti finalità:
- creare una superficie per favorire un approccio didattico al museo e al Planetario
- favorire la divulgazione e la valorizzazione del ruolo dell’Osservatorio Astronomico di Torino nel campo della astronomia
- diffondere una cultura astronomica più vasta ed aggiornata ed in una maniera nuova, piacevole e diretta
Il nuovo edificio ha un volume situato al di sopra dei locali tecnici al piano – 3 del Planetario e serve da prefettura del museo nei confronti dei visitatori, nonché delle scolaresche e al vasto pubblico onde svolgere la propria attività e un’opera di insegnamento e di divulgazione dell’astronomia e dell’astrofisica.
Le novità introdotte dall’edificio in questione, la sua forma originale e differente rispetto alle realtà locali, si lega all’edificio esistente e ne integra l’estetica. L’inserimento del manufatto architettonico nel terreno infatti è studiato in modo tale da ridurre al massimo il disturbo arrecato sia al personale dell’Osservatorio che agli abitanti delle abitazioni circostanti.
L’edificio è in parte realizzato al di sotto del limite del terreno a monte; il prospetto rivolto a nord e verso le altre strutture di proprietà dell’Osservatorio (tra le quali lo strumento di osservazione REOSC che risulta essere il più vicino) è di ridotte dimensioni, i prospetti est ed ovest sono quasi completamente ciechi e verso sud è prevista una grande superficie vetrata che contribuisce ad alleggerire l’edificio, peraltro visibile solamente da un breve tratto di str. Pietra del Gallo.
All’interno dell’edificio trovano spazio: una sala riunione e uffici, aule didattiche e spazio per conferenze e dibattiti per un numero limitato di persone, laboratori didattici per i visitatori, servizi igienici, locali tecnici e spazi-deposito.
La somma di questi elementi è risolta con la creazione di un grande spazio aperto, con tutti gli elementi visibili e ben riconoscibili, una sorta di contenitore di funzioni in comunicazione tra loro e ben inserito nell’ambiente naturale per la aule e limitati spazi per uffici e servizi.
L’edificio del Planetario è separato dalle aule grazie ad uno spazio aperto ma parzialmente coperto che funge da terrazzo di sfogo al bar.