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L’intervento progettuale riguarda la proposta di allestimento di un percorso storico-didattico all’interno della Certosa-Castello di Casotto recentemente restaurata.

Il percorso museale avrà inizio dal piano terra, con ingresso dall’androne della manica nord, e procederà verso sinistra. I nuclei tematici presenti nelle sale affronteranno, in un percorso spaziale che rispetta la conseguenzialità storica, i vari temi della Certosa-Castello: dal periodo monastico-certosino del complesso, alla successiva fase Sabauda, fino ad arrivare al periodo della Resistenza, all’acquisizione da parte di privati e il conclusivo acquisto da parte della Regione Piemonte a cui si deve la realizzazione del recente restauro che comprende, oltre all’edificio, anche il restauro di tutti gli apparati decorativi e degli arredi. Il percorso proseguirà al piano nobile con la visita agli ambienti della fase monastica: Chiostro dei Novizi e lapidario dove sarà anche possibile allestire esposizioni temporanee. La visita continuerà all’esterno attraverso l’area ruderizzata dell’antico chiostro e gli scavi della cella. La destinazione principale del piano nobile riguarderà soprattutto gli appartamenti reali della fase sabauda che saranno riallestiti principalmente con l’arredo e le collezioni originali. Al piano nobile sarà inoltre visitabile l’importante Cappella Reale e la torre campanaria oggetto di un restauro particolarmente interessante che ha tenuto conto di importanti scoperte archeologiche. Il visitatore, attraverso lo scalone monumentale, può tornare al piano terra dove potrà visitare le Cucine Reali e le collezioni di rami recentemente restaurati e dove è rappresentata la quotidianità del Castello, oltre alla ghiacciaia rinvenuta in fase di cantiere. La progettazione di una drammaturgia dello spazio nasce dalla necessità di creare un dialogo tra il luogo fisico e il racconto storico. Si è deciso quindi di valorizzare il luogo e il suo valore storico attraverso un confronto con i caratteri emblematici e con lo spirito che lo connotano. 

La drammaturgia che caratterizza il percorso storico, ricalca la logica narrativa collocando il primo livello dell’apprendimento, il flusso del tempo, in ambienti immersivi che coinvolgono immediatamente nelle fasi cronologiche, mentre il secondo livello, l’approfondimento didattico, è attuato dalla scelta individuale del visitatore attraverso dei meccanismi di touchscreen. La partecipazione del visitatore è un altro concetto che ha guidato la progettazione: l’allestimento museale non è solo uno spazio da visitare e attraversare ma da modificare e arricchire, lo spettatore è parte attiva della narrazione e può scegliere i temi da approfondire. Un racconto della storia del Castello non da leggere ma da vivere.

 

 

 

Nella stanza 81 nella manica sud sarà illustrata la rete di residenze di caccia e villeggiatura allestite da Vittorio Emanuele II dagli anni ’50 del XIX secolo in poi facendo così luce su un patrimonio architettonico ed artistico poco conosciuto.

 


Nella stanza 83 verrà allestita una presentazione storica delle famiglie borghesi (1882 -2000) che hanno abitato il Castello fino ad arrivare al periodo della Resistenza decritta da un racconto fotografico dell’occupazione nazista e della Resistenza nel Castello, da realizzare con l’ausilio dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo.